Il bramito nel Parco Nazionale d'Abruzzo
Workshop fotografico e naturalistico
Workshop fotografico e naturalistico
Un emozionante viaggio a piedi nel cuore selvaggio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise durante la stagione degli amori dei cervi. Le atmosfere uniche e i colori dell’autunno lo rendono uno dei periodi migliori per uscire negli orari più suggestivi al mattino presto ed al tramonto, con la possibilità di incontrare la fauna selvatica più rara e preziosa di questo parco e realizzare così spettacolari scatti. Un' esperienza davvero speciale per visitare uno dei luoghi più incontaminati d’Italia con la possibilità di vedere l’Orso Bruno Marsicano prima del “riposo” invernale, oppure incrociare un animale dall’incredibile fascino, per secoli ingiustamente demonizzato, quale è il Lupo.
Tutto questo affiancati da un esperta fotografa che saprà darvi utili consigli per migliorare la tecnica e poter scattare splendide immagini e da un esperto in Scienze Naturali per approfondire tematiche ambientali e curiosità.
Inoltre ci avvaleremo della presenza di una guida accreditata locale che ci accompagnerà per tutta la durata del workshop, individuando i luoghi più suggestivi e con maggiori probabilità di avvistamento.
Tutto questo affiancati da un esperta fotografa che saprà darvi utili consigli per migliorare la tecnica e poter scattare splendide immagini e da un esperto in Scienze Naturali per approfondire tematiche ambientali e curiosità.
Inoltre ci avvaleremo della presenza di una guida accreditata locale che ci accompagnerà per tutta la durata del workshop, individuando i luoghi più suggestivi e con maggiori probabilità di avvistamento.
IL PROGRAMMA IN PILLOLE
LUOGO |
Civitella Alfedena, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise |
DATA |
Da stabilirsi |
DURATA |
3 giorni, 2 notti |
PREZZO |
- |
PARTECIPANTI |
Massimo 8 partecipanti |
DOCENTI |
Docente Fotografia: Laura Frasca Docente Scienze Naturali: Francesco Savelli |
GENERE FOTOGRAFICO |
Fotografia di paesaggio e naturalistica (ritratto di animali e macro) |
TECNICHE FOTOGRAFICHE |
Composizione, Profondità di campo, Filtri, Macro, Tempi di scatto e Panning, Ora blu ed Ora oro |
ADATTO A |
Tutti gli appassionati di fotografia naturalistica, principianti ed esperti |
Durante il trekking sarà possibile l' avvistamento di specie animali quali orso, lupo, capriolo, cinghiale, volpe, microfauna, svariati rapaci tra cui l'aquila reale, praticamente certo l'avvistamento di camoscio d'Abruzzo e cervo.
I percorsi attraversano alcuni tra i territori più interessanti del Parco Nazionale d'Abruzzo, pertanto avendo un altissimo interesse naturalistico è raccomandato a persone rispettose dell'ambiente e consapevoli delle regole di buona condotta esistenti nell'Area Protetta.
I percorsi attraversano alcuni tra i territori più interessanti del Parco Nazionale d'Abruzzo, pertanto avendo un altissimo interesse naturalistico è raccomandato a persone rispettose dell'ambiente e consapevoli delle regole di buona condotta esistenti nell'Area Protetta.
IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO
1° Giorno |
|
17.30 |
Ritrovo a Civitella Alfedena nel pomeriggio e sistemazione in albergo. Dalle 17.30 fino alle 19.00 passeggiata fotografica nel caratteristico paese con la possibilità di realizzare scatti di street photography decisamente particolari. |
19.00 |
Alle ore 19,00 incontro con la guida Pietro Santucci e con il docente di Scienze Naturali Francesco Savelli che ci illustreranno sia il programma escursionistico, che il parco e le sue specie animali e vegetali. Laura Frasca introdurrà la parte fotografica sulla fotografia naturalistica e preparerà i partecipanti alla sessione fotografica del giorno dopo. Cena e pernottamento in hotel. |
2° Giorno |
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5.30 |
Alle ore 5,30 dopo la prima colazione, trasferimento a "Valle Fiorita", incontro con la guida e partenza per il monte Meta, luogo di eccezionale importanza per il cervo che è nel suo periodo degli amori. Verranno effettuati appostamenti per ammirare, con un po’ di fortuna, combattimenti tra maschi e accoppiamenti. La bellissima escursione attraversa boschi di faggio tra i più belli del Parco e ampie radure, molto spesso frequentate dalla fauna selvatica, fino a raggiungere la cima da dove si osservano incantevoli paesaggi. Rientro in albergo a metà pomeriggio. Sviluppo circa 12 km; Dislivello complessivo: 800 mt; difficoltà: media + |
3° Giorno |
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6.15 |
Colazione |
7.00 |
Se le condizioni meteo saranno favorevoli andremo a fotografare l'alba per realizzare scatti fiabeschi in una cornice magica composta dalle montagne che circondano il lago, a pochi km dall'hotel. |
8.30 |
Terminata la colazione, partenza per una suggestiva escursione in direzione della Riserva Integrale della Camosciara. Da Civitella Alfedena, si raggiungono le bellissime balze rocciose, regno del camoscio appenninico e dell’aquila reale. Si percorre poi una parte dell’antico tratturo Pescasseroli-Candela sino a ritornare in paese. Possibilità di avvistamento di cervo, cinghiale, aquila reale, microfauna. Ritorno alle auto intorno alle ore 14.00, trasferimento in albergo per la doccia. Sviluppo circa 5 km; Dislivello complessivo: 200 mt; difficoltà: facile. |
15.00 |
I partecipanti potranno decidere, in maniera democratica, se editare le foto con Laura Frasca oppure andare a fotografare a Scanno, un altro affascinante e molto interessante paese a pochi chilometri dall'albergo. |
17.30 |
Chiusura dei lavori e consegna degli attestati. |
MEMORANDUM MATERIALE NECESSARIO
EQUIPAGGIAMENTO |
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ATTREZZATURA FOTOGRAFICA |
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NOTE E INFO GENERALI
- Per informazioni: Laura e Francesco
- Per garantire la sicurezza dei partecipanti tutte le attività proposte sono organizzate nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie anti Covid-19. In caso di lockdown, quarantena o altre restrizioni è garantita la recessione senza penali.
- In caso di mancata partecipazione la somma versata non potrà essere restituita.
Nel caso in cui il Workshop venisse annullato dagli organizzatori ti rimborseremo l’intera somma. - In caso di previsioni meteorologiche avverse il Workshop si svolgerà normalmente, dato che si possono verificare condizioni di luce particolarmente suggestive. Nel caso fosse necessario verranno proposte escursioni e attività alternative.
- La proposta si svolgerà al raggiungimento del numero minimo di 5 persone iscritte; qualora il numero minimo non venga raggiunto la quota versata verrà interamente rimborsata. Si potrà comunque concordare con i docenti un formula alternativa che consenta di svolgere il workshop anche con meno di 5 partecipanti.
- Contattaci se vuoi informazioni più precise, saremo felici di aiutarvi.
Il Bramito
E' all'inizio dell'autunno che coincide la stagione degli amori dei cervi. I maschi diventano irrequieti e iniziano a sfidarsi per rivendicare il possesso delle femmine. Le lotte tra i maschi non sono così comuni: infatti, prima di passare ad un pericoloso confronto fisico, i contendenti si sfidano "a voce". E' con il bramito che i contendenti "misurano" le capacità e le condizioni fisiche: solo quando le capacità vocali si equivalgono i maschi si affrontano in campo aperto, ma anche a questo punto, prima di combattere, mettono in atto una serie di comportamenti rituali, come marciare avanti e indietro lungo linee parallele per osservare le dimensioni delle corna e valutare la robustezza dell'avversario.
Civitella Alfedena
Civitella Alfedena esisteva già in epoca romana, e, con ogni probabilità, si trattava di una cittadella avanzata dell’antica Alfedena, capoluogo dei Safini, i Sanniti che abitavano queste zone.
L’originario insediamento italico andò distrutto durante le invasioni barbariche. I suoi abitanti, raminghi, trovarono rifugio inizialmente in ripari difficilmente raggiungibili e, col tempo, nei centri abitati che iniziavano ad organizzarsi ad opera dei Benedettini.
L’attuale struttura del paese trae dunque la sua origine dal medioevo; il centro abitato conserva infatti i caratteri tipici del borgo appenninico di quell’epoca: abitazioni asserragliate a formare una “muraglia di difesa” non solo contro gli attacchi nemici ma, anche, contro il freddo, l’isolamento e le difficoltà della vita di tutti giorni.
La prima opera di fortificazione sorta nel nuovo insediamento di Civitella, dopo la distruzione della roccaforte safina, è rappresentata dall’antica torre del 1400, ancora oggi abitata, che rappresenta il nucleo intorno al quale si sviluppò gradualmente il paese.
L’originario insediamento italico andò distrutto durante le invasioni barbariche. I suoi abitanti, raminghi, trovarono rifugio inizialmente in ripari difficilmente raggiungibili e, col tempo, nei centri abitati che iniziavano ad organizzarsi ad opera dei Benedettini.
L’attuale struttura del paese trae dunque la sua origine dal medioevo; il centro abitato conserva infatti i caratteri tipici del borgo appenninico di quell’epoca: abitazioni asserragliate a formare una “muraglia di difesa” non solo contro gli attacchi nemici ma, anche, contro il freddo, l’isolamento e le difficoltà della vita di tutti giorni.
La prima opera di fortificazione sorta nel nuovo insediamento di Civitella, dopo la distruzione della roccaforte safina, è rappresentata dall’antica torre del 1400, ancora oggi abitata, che rappresenta il nucleo intorno al quale si sviluppò gradualmente il paese.
Il Parco Nazionale D'Abruzzo, Lazio e Molise
Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è uno dei parchi nazionali più antichi d'Italia, istituito l'11 gennaio 1923 con Regio decreto-legge (subito dopo il parco nazionale del Gran Paradiso) compreso per la maggior parte in provincia dell'Aquila (Abruzzo) e per la restante in quella di Frosinone (Lazio) ed in quella di Isernia (Molise). A cosa serve il Parco? Le finalità dell'Ente Parco sono quelle indicate dalla Legge quadro sulle aree protette: Conservazione Difendere l'ambiente nei suoi aspetti originari deve essere la premessa fondamentale per qualsiasi sviluppo della nostra società e ne testimonia il grado di civiltà. I massicci montuosi, le grandi foreste secolari, le acque limpide, l'aria pura, le importanti presenze di fauna e flora, la storica presenza umana ricca di tradizioni, sono beni preziosi e irrinunciabili, che il Parco protegge assiduamente dai molti pericoli che li minacciano. Integrazione fra uomo e ambiente Un compito molto importante del Parco è creare le condizioni perché lo sviluppo delle condizioni di vita delle popolazioni locali si basi sulla conservazione, sulla valorizzazione e sulla razionale gestione delle risorse naturali e culturali che l'area protetta custodisce. Per questo il Parco tutela e promuove le attività tradizionali e di qualità, legate alla cultura materiale sedimentata nel territorio. Visita ed Educazione Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è aperto a tutti e fruibile, al fine della conoscenza del territorio ed a beneficio dei visitatori, nel pieno rispetto dell'ambiente: attività di educazione ambientale, centri visita, musei, aree faunistiche e sentieri costituiscono un insieme organico che favorisce le visite orientate, di gruppo o individuali. Questo "sistema" operante sul territorio rappresenta una delle forme più avanzate ed importanti di organizzazione del turismo di scoperta ed esperienziale. Divulgazione Il Parco promuove e valorizza il territorio anche attraverso conferenze, pubblicazioni, libri, scambi tra aree protette, coinvolgimento di scuole ed Istituzioni, a livello nazionale ed internazionale. Ricerca Per proteggere si deve conoscere: il Parco studia il territorio in modo approfondito ed esteso a tutte le sue componenti storiche, sociali, geologiche, faunistiche e vegetazionali; l'effettivo valore di questi elementi può essere compreso soltanto attraverso l'attuazione di un articolato piano di ricerca, i cui risultati vengono poi impiegati per stabilire i più efficaci criteri di protezione e conservazione. |