Dal 30 settembre al 29 ottobre 2023, nell'ambito di IT.A.CÀ – Festival del Turismo Responsabile, gli spazi della Casa di Quartiere Katia Bertasi a Bologna, accoglieranno l'iniziativa IN & OUT, in cui verranno esposti i lavori: I WANNA BE AN INFLUENCER, di Nicola Tanzini e il film WANDERING BAISHIZHOU di Sabrina Muzi.
IT.A.CÀ Bologna è la tappa ‘madre’ del festival nazionale IT.A.CÀ – Festival del Turismo Responsabile che da maggio a novembre si svolge su tante regioni della nostra Italia. La Tappa Bologna e Appennino del festival fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena; il festival è realizzato con il contributo della Città metropolitana di Bologna, Territorio Turistico Bologna-Modena e della Regione Emilia Romagna. Creare relazioni innovative e coinvolgenti è uno degli scopi di IT.A.CÀ, incoraggiando la comprensione dei principi alla base di un turismo responsabile e sostenibile.
In quest'ottica e in coerenza con il tema dell'edizione 2023 del Festival: Tutta un'altra storia. Le comunità raccontano i territori, si è deciso di accostare differenti visioni e modalità creative, per mostrare le diverse sfaccettature dei luoghi attrattivi, delle comunità che in essi abitano e transitano temporaneamente. Distanze e punti di osservazione diversi mettono a fuoco il nostro complesso rapporto con le comunità e i territori.
IT.A.CÀ Bologna è la tappa ‘madre’ del festival nazionale IT.A.CÀ – Festival del Turismo Responsabile che da maggio a novembre si svolge su tante regioni della nostra Italia. La Tappa Bologna e Appennino del festival fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena; il festival è realizzato con il contributo della Città metropolitana di Bologna, Territorio Turistico Bologna-Modena e della Regione Emilia Romagna. Creare relazioni innovative e coinvolgenti è uno degli scopi di IT.A.CÀ, incoraggiando la comprensione dei principi alla base di un turismo responsabile e sostenibile.
In quest'ottica e in coerenza con il tema dell'edizione 2023 del Festival: Tutta un'altra storia. Le comunità raccontano i territori, si è deciso di accostare differenti visioni e modalità creative, per mostrare le diverse sfaccettature dei luoghi attrattivi, delle comunità che in essi abitano e transitano temporaneamente. Distanze e punti di osservazione diversi mettono a fuoco il nostro complesso rapporto con le comunità e i territori.
Con il progetto I WANNA BE AN INFLUENCER di Nicola Tanzini, attraverso la fotografia intesa come mezzo oramai più diffuso e accessibile per comunicare le nostre esperienze, si è tentato di rappresentare comportamenti caratterizzanti l'ambito del turismo, che rischiano di azzerare le specificità territoriali locali, in favore di un turismo inconsapevole e basato esclusivamente sulle logiche dell'emulazione e delle apparenze.
Nella mostra curata da Benedetta Donato, una selezione di 30 fotografie per ripercorrere l'ampia ricerca fotografica che ha attraversato Hong Kong, Shanghai, Roma, Pisa, Laguna di Venezia e Tokyo, in cui, si disegna la nuova geografia dei luoghi attraverso le scelte degli influencer, categoria sociale che nell’ultimo decennio è divenuta riferimento indiscusso, per veicolare qualsiasi tipo di prodotto, dall’abbigliamento alla cosmetica, fino al viaggio e alle nuove mete da visitare. L'imperativo dell'instagrammabilità del luogo, fenomeno dilagante del nostro tempo, rischia di soppiantare l'essenza del luogo, a scapito di tutte quelle specificità, che caratterizzano territori e comunità. Di fronte alle immagini di Tanzini, comprendiamo come la logica di dimostrare di essere stati in un luogo e quindi di immortalarsi in esso, prevalga sulla comprensione e sulla conoscenza delle sue caratteristiche. La fotografia come veicolo per rappresentare la realtà e le esperienze che la caratterizzano e strumento di analisi critica, volta alla comprensione di un fenomeno in atto e dei mutamenti che da esso derivano. In mostra sarà possibile consultare l'omonima pubblicazione (Skira). Oltre al testo della curatrice, il volume è arricchito dai contributi e dalle riflessioni di Enzo Nocifora - Professore Associato di Sociologia del Turismo presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Roma “Sapienza” e da Alice Avallone - esperta di Etnografia digitale e docente presso la Scuola Holden di Torino. |
Con WANDERING BAISHIZHOU, Sabrina Muzi, ci fa rivivere un'esperienza nel profondo, attraverso le immagini in movimento del suo film. A Shenzen, tra le più grandi megalopoli della Cina, l'artista ha trascorso un mese all'interno del villaggio di Baishizhou, luogo pieno di contraddizioni e stratificazioni sociali, considerato una vera e propria comunità autosufficiente, dove è possibile soddisfare qualunque necessità e svolgere diverse attività.
Grazie ad una residenza artistica, Sabrina ha vissuto in uno dei caratteristici “handshake buildings”, alloggi così chiamati perché le costruzioni sono talmente vicine da consentire ai diversi abitanti di affacciarsi e stringersi la mano l'un l'altro. Da questo monolocale di 12 metri quadri, è iniziata per Muzi un'indagine etnografica, che ha visto alternarsi diverse fasi di studio sul campo in luogo assai particolare, che attualmente rischia di scomparire, a causa della decisione presa dal Governo centrale di abbattere il villaggio urbano per consentire una grande operazione di riqualificazione urbana. Il progetto prevede la costruzione di alberghi di lusso e alloggi a prezzi più competitivi, che comporteranno lo snaturamento di una comunità eterogenea e vivace, oggi caratterizzata da studenti e lavoratori. Attraverso una perfomance suggestiva, ispirata alla spiritualità del luogo, Sabrina Muzi ha affrontato l'emergenza e il pericolo della sparizione di questa realtà, con l'intento di coinvolgere la comunità e di lasciare una significativa traccia di ciò che è destinato a scomparire. Un progetto innovativo che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione degli abitanti di Baishizhou, articolato attraverso le immagini in movimento. La proiezione del film della durata di 34 minuti che sarà accompagnata da una selezione di fotografie tratte dal lavoro è a cura di Laura Frasca | Green Whale Space e sarà accompagnata da una selezione di fotografie tratte dal lavoro. |
Da una parte Nicola Tanzini, ci offre un'analisi sociologica su comportamenti diffusi all'interno dei social network, adottando l'approccio del fotografo di scena, mostrandoci il dietro le quinte di set allestiti serialmente con l'unico scopo di giungere allo scatto perfetto in quel determinato luogo, da condividere immediatamente con i propri followers, sperando di accrescere la propria popolarità nella comunità virtuale. Dall'altra, Sabrina Muzi compie un'indagine etnografica e antropologica su una comunità specifica e reale, immedesimandosi in quel contesto, facendo esperienza di vita in un luogo destinato a scomparire.
In entrambe le ricerche si evince l'attenzione nei confronti degli atteggiamenti e delle relazioni umane rispetto agli spazi, in cui si creano o insistono delle comunità - reali o virtuali - i cui comportamenti vengono approfonditi ed indagati, sempre in base alle relazione con il luogo. Lo sguardo collettivo, quello imperante dei social si riferisce a chi raccontiamo di essere e lo sguardo soggettivo, è quello dell'esperienza vissuta in prima persona e ci dice chi
siamo. Entrambi rappresentano due facce della stessa medaglia e ci fanno interrogare su una necessaria revisione delle modalità di approccio ai luoghi, per evitare che si snaturino e che subiscano una perdita di interesse rispetto a chi li vive, alle peculiarità storiche, architettoniche e sociali che li caratterizzano.
Una doppia prospettiva per riflettere sull'importanza della promozione e conoscenza dei principi su cui si fonda la sostenibilità ambientale e sociale, per preservare le specificità preziose di ogni territorio e comunità.
MATERIALE PHOTOPRESS
Nicola Tanzini
Sabrina Muzi
In entrambe le ricerche si evince l'attenzione nei confronti degli atteggiamenti e delle relazioni umane rispetto agli spazi, in cui si creano o insistono delle comunità - reali o virtuali - i cui comportamenti vengono approfonditi ed indagati, sempre in base alle relazione con il luogo. Lo sguardo collettivo, quello imperante dei social si riferisce a chi raccontiamo di essere e lo sguardo soggettivo, è quello dell'esperienza vissuta in prima persona e ci dice chi
siamo. Entrambi rappresentano due facce della stessa medaglia e ci fanno interrogare su una necessaria revisione delle modalità di approccio ai luoghi, per evitare che si snaturino e che subiscano una perdita di interesse rispetto a chi li vive, alle peculiarità storiche, architettoniche e sociali che li caratterizzano.
Una doppia prospettiva per riflettere sull'importanza della promozione e conoscenza dei principi su cui si fonda la sostenibilità ambientale e sociale, per preservare le specificità preziose di ogni territorio e comunità.
MATERIALE PHOTOPRESS
Nicola Tanzini
Sabrina Muzi
INFO MOSTRA
Vernissage
Sabato 30 Settembre 2023, ore 18.00.
Casa di Quartiere Katia Bertasi via Fioravanti 22, Bologna
La mostra proseguirà fino al 29 Ottobre 2023.
La proiezione di Sabrina Muzzi verrà presentata il giorno 30 ore 18.00, in seguito sarà visibile su prenotazione (CONTATTI) dal 1 al 29 Ottobre presso Green Whale Space via Manin 9c dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 dalle 16.00 alle 19.30.
INGRESSO LIBERO
Dal lunedì al venerdì 10 - 13; 14 - 18
www.festivalitaca.net
Il festival è nato nel 2009 a Bologna, da YODA aps, NEXUS Emilia Romagna e COSPE onlus. Negli anni ha creato una rete importante che oggi conta oltre 700 realtà locali, nazionali e internazionali, coinvolgendo territori e regioni italiane. È il primo e unico Festival in Italia che si occupa di turismo responsabile e innovazione turistica in un’ottica sostenibile, per vivere i territori nel rispetto delle culture e dell’ambiente. Nel 2018 ottiene un riconoscimento importante per l'eccellenza e l'innovazione nel turismo da parte dell’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite). Ogni anno IT.A.CÀ invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni, per lanciare un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e delle comunità. Un cammino unico in tanti territori diversi, per trasformare l‘incoming in becoming. Coniugando la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini. Il Festival si rivolge a: cittadini, studenti, organizzazioni no profit, aziende, agenzie viaggi, turisti, volontari, istituzioni ed enti locali, comunità di immigrati, artisti e a chi vuole davvero conoscere cosa significa fare “turismo responsabile”.
IT.A.CÀ - Festival Del Turismo Responsabile
Head of Media Relations: Giulia Piazza +39 339 3221474 - [email protected] - [email protected]
Sabrina Muzi
Sabrina Muzi vive e lavora a Bologna e nel corso della sua attività ha realizzato interventi in contesti urbani, performance partecipative, lavori site specific, installazioni in ambienti naturali, progetti video e fotografici. La ricerca di Sabrina Muzi mette in campo diverse pratiche e mezzi espressivi, dai più tradizionali come disegno e pittura all’utilizzo del video, fotografia, installazione e performance dando luogo a un immaginario articolato e complesso che attinge al mondo della natura, alle conoscenze dell’antropologia ed etnologia, al ricco universo del simbolico e dell’archetipo.
Il suo lavoro è stato esposto in gallerie, musei, fiere d’arte, spazi pubblici, residenze d’artista e festival, tra i quali: Quaranta9ve- Fotografia Europea, 2021 / Reggio Emilia; MAXXI, Roma; mtn| museo temporaneo navile, Bologna; OCT-Loft C2 Gallery, Shenzhen; MACRO, Roma; Rocca di Vignola, Vignola (MO); DamsLab, Bologna; La Chambre Blanche, Quebec; Ex Chiesa S. Mattia, Bologna; Tempio Adriano/Premio Terna, Roma; Galleria Dislocata, Vignola; Treasure Hill Artist Village, Taipei; Fabbrica del Vapore, Milano; Galleriapiù, Bologna; Studio Miscetti, Roma; IASKMMCA, Seoul; GAM, Bologna.
https://www.sabrinamuzi.it/
Sabrina Muzi vive e lavora a Bologna e nel corso della sua attività ha realizzato interventi in contesti urbani, performance partecipative, lavori site specific, installazioni in ambienti naturali, progetti video e fotografici. La ricerca di Sabrina Muzi mette in campo diverse pratiche e mezzi espressivi, dai più tradizionali come disegno e pittura all’utilizzo del video, fotografia, installazione e performance dando luogo a un immaginario articolato e complesso che attinge al mondo della natura, alle conoscenze dell’antropologia ed etnologia, al ricco universo del simbolico e dell’archetipo.
Il suo lavoro è stato esposto in gallerie, musei, fiere d’arte, spazi pubblici, residenze d’artista e festival, tra i quali: Quaranta9ve- Fotografia Europea, 2021 / Reggio Emilia; MAXXI, Roma; mtn| museo temporaneo navile, Bologna; OCT-Loft C2 Gallery, Shenzhen; MACRO, Roma; Rocca di Vignola, Vignola (MO); DamsLab, Bologna; La Chambre Blanche, Quebec; Ex Chiesa S. Mattia, Bologna; Tempio Adriano/Premio Terna, Roma; Galleria Dislocata, Vignola; Treasure Hill Artist Village, Taipei; Fabbrica del Vapore, Milano; Galleriapiù, Bologna; Studio Miscetti, Roma; IASKMMCA, Seoul; GAM, Bologna.
https://www.sabrinamuzi.it/
Nicola Tanzini
Nicola Tanzini (Pisa, 1964) è un imprenditore e fotografo da oltre trent’anni.
La sua ricerca si ispira prevalentemente al movimento della fotografia umanista, ponendo al centro i comportamenti, le situazioni quotidiane appartenenti alla natura umana, in quello che l’autore definisce il proprio ambiente naturale: la strada.
Ha fondato Street Diaries, un progetto itinerante e in costante evoluzione sulla fotografia di strada, che si alimenta grazie ai suoi numerosi viaggi compiuti intorno al mondo.
Nel 2018 ha pubblicato Tokyo Tsukiji (ContrastoBooks), l’ultimo reportage fotografico sul mercato ittico più grande del mondo. L'inedita testimonianza visiva, riscuote notevole interesse da parte di pubblico e critica, divenendo una mostra itinerante esposta in diverse sedi istituzionali e manifestazioni di settore. Le sue opere fanno parte di alcune collezioni museali, tra cui si ricordano: il Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone” di Genova e il Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste.
I Wanna Be An Influencer è il suo secondo libro (Skira, 2022).
www.nicolatanzini.com
Nicola Tanzini (Pisa, 1964) è un imprenditore e fotografo da oltre trent’anni.
La sua ricerca si ispira prevalentemente al movimento della fotografia umanista, ponendo al centro i comportamenti, le situazioni quotidiane appartenenti alla natura umana, in quello che l’autore definisce il proprio ambiente naturale: la strada.
Ha fondato Street Diaries, un progetto itinerante e in costante evoluzione sulla fotografia di strada, che si alimenta grazie ai suoi numerosi viaggi compiuti intorno al mondo.
Nel 2018 ha pubblicato Tokyo Tsukiji (ContrastoBooks), l’ultimo reportage fotografico sul mercato ittico più grande del mondo. L'inedita testimonianza visiva, riscuote notevole interesse da parte di pubblico e critica, divenendo una mostra itinerante esposta in diverse sedi istituzionali e manifestazioni di settore. Le sue opere fanno parte di alcune collezioni museali, tra cui si ricordano: il Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone” di Genova e il Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste.
I Wanna Be An Influencer è il suo secondo libro (Skira, 2022).
www.nicolatanzini.com