POLAROAD
Istanti Viaggianti tra Ready-made e Manipolazioni
Istanti Viaggianti tra Ready-made e Manipolazioni
L’arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forme, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi.
Non ci deve essere un’arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare. Occorre far capire che finché l’arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone.
Quando tutto è arte niente è arte.
Bruno Munari
La Polaroid, inventata da Edwin Land negli anni '40, ha rivoluzionato la fotografia, introducendo il concetto d’istantaneo. È stato proprio questo spirito innovativo che ha ispirato anche Andy Warhol che, attraverso le sue personali tecniche di manipolazione delle immagini, ha presentato l’elaborazione artistica delle fotografie in un modo mai visto prima, utilizzando la fotografia come mezzo per esplorare l'identità e la cultura pop. Immortalando inoltre celebrità dell'epoca attraverso ritratti iconici, trasformando volti noti in opere d'arte riconoscibili in tutto il mondo. La fotografia istantanea è divenuta nelle sue mani, uno strumento di espressione creativa e riflessione sullo Star-System e sulla cultura di massa.
Non ci deve essere un’arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare. Occorre far capire che finché l’arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone.
Quando tutto è arte niente è arte.
Bruno Munari
La Polaroid, inventata da Edwin Land negli anni '40, ha rivoluzionato la fotografia, introducendo il concetto d’istantaneo. È stato proprio questo spirito innovativo che ha ispirato anche Andy Warhol che, attraverso le sue personali tecniche di manipolazione delle immagini, ha presentato l’elaborazione artistica delle fotografie in un modo mai visto prima, utilizzando la fotografia come mezzo per esplorare l'identità e la cultura pop. Immortalando inoltre celebrità dell'epoca attraverso ritratti iconici, trasformando volti noti in opere d'arte riconoscibili in tutto il mondo. La fotografia istantanea è divenuta nelle sue mani, uno strumento di espressione creativa e riflessione sullo Star-System e sulla cultura di massa.
Ponendo un primo sguardo rapido a questo progetto, è chiaro l’omaggio di Manuela a questo grande Artista soprattutto nell’utilizzo dei colori e della manipolazione dei ritratti. In quest’ultimi non troviamo vip ma persone care che condividono con lei il viaggio della vita.
Grazie alla sua passione per la fotografia, l’artista si avventura nella magia delle Polaroid, dopo alcuni anni di intensa ricerca tra le varie tecniche fotografiche. Le prime esperienze con le Polaroid portano con sé un'emozione palpabile, un'emozione che solo la sorpresa di un'immagine istantanea può offrire. Le Polaroid, con la loro natura unica, si trasformano da semplici istantanee a veri e propri quadri materici attraverso la mano della fotografa. La manipolazione delle Polaroid diventa un'arte in sé, un modo di catturare e plasmare il momento in maniera unica. Ogni istante immortalato è una tela in bianco, pronta per essere trasformata con un tocco personale. Il percorso di ricerca molto intimo diventa evidente nelle scelte artistiche: i colori sfumati, le sovrapposizioni creative e le inaspettate distorsioni visive raccontano la storia di anni dedicati a perfezionare l'arte della propria visione fotografica. Le Polaroid diventano una base su cui dipingere emozioni, una finestra aperta su un mondo dove il tempo si ferma per catturare la bellezza dell'istante. |
Manuela, grazie a questo spirito sperimentale e alla dedizione ad una ricerca continua, ha trovato nelle Polaroid non solo una tecnica fotografica, ma un linguaggio visivo tutto suo. Un viaggio che ha ridefinito il suo stile, dando vita a immagini che parlano di creatività, passione e della gioia intrinseca di catturare il mondo in un unico, meraviglioso, istante.
Manuela Mazza, in maniera quasi bulimica, cerca di raccontare con questo progetto la sua quotidianità, oggetto per oggetto, restituendoci in maniera pop, delle immagini uniche. Duchamp continua a esercitare la sua influenza nella visione contemporanea dell’arte, come numerosi fotografi e artisti, anche Manuela omaggia il suo concetto audace. Attraverso l'obiettivo della fotocamera, si cerca di trasformare dettagli quotidiani in opere d'arte, rievocando l'eredità del grande maestro. L'uso di oggetti comuni come soggetti, diventa una celebrazione della semplicità trasformata in bellezza. In questo regno artistico, l'influenza dell’inventore del "Ready Made" si riflette nella sfida alla percezione tradizionale e nell'elogio dell'ordinario come strumento di espressione.
Manuela Mazza, in maniera quasi bulimica, cerca di raccontare con questo progetto la sua quotidianità, oggetto per oggetto, restituendoci in maniera pop, delle immagini uniche. Duchamp continua a esercitare la sua influenza nella visione contemporanea dell’arte, come numerosi fotografi e artisti, anche Manuela omaggia il suo concetto audace. Attraverso l'obiettivo della fotocamera, si cerca di trasformare dettagli quotidiani in opere d'arte, rievocando l'eredità del grande maestro. L'uso di oggetti comuni come soggetti, diventa una celebrazione della semplicità trasformata in bellezza. In questo regno artistico, l'influenza dell’inventore del "Ready Made" si riflette nella sfida alla percezione tradizionale e nell'elogio dell'ordinario come strumento di espressione.
In Polaroad, l'artista esplora il concetto del viaggio come metafora della vita per giungere al viaggio finale.
Ogni foto racconta una storia diversa, catturando momenti di gioia, sfide, scoperte e cambiamenti. Il viaggio della vita è un'odissea in cui ogni tappa corrisponde a una fase della nostra esistenza. Attraverso le salite e le discese, simili ai momenti di sfida e successo, costruiamo la nostra narrazione personale. Le nuove culture e i luoghi visitati sono specchi della diversità che completa, e l'incontro con persone nuove è come stringere connessioni che rendono il nostro percorso personale, e quindi la nostra vita, più ricca e significativa. Così come decidiamo una direzione da perlustrare, siamo nello stesso modo artefici delle scelte che plasmano la trama della nostra vissuto. Il viaggio diventa una metafora della nostra esistenza, un cammino in cui ci perdiamo per ritrovarci, scoprendo che la bellezza risiede nella somma di tutti i nostri passi.
Infine il viaggio della vita non è solo una celebrazione della vita stessa, per Manuela è anche una meditazione sul viaggio finale. Le immagini nei cimiteri, la misteriosa figura della Llorona 1 e le radiografie dell'artista ci invitano a riflettere anche sulla caducità umana, sulla transitorietà della vita e sul mistero del viaggio dopo la morte.
1 Nella ricca tradizione messicana, il viaggio tra la vita e la morte si intreccia con la leggenda della Llorona, la piangente. Si narra di una donna afflitta dalla perdita e dalla disperazione, che vaga lungo i fiumi e i sentieri, piangendo per i figli perduti. La sua lamentela è un richiamo tra i confini della vita e della morte, un'eco dei legami che persistono anche dopo la vita terrena. Attraverso la Llorona, la cultura messicana celebra e onora la connessione indissolubile con i propri antenati, rendendo il viaggio oltre la morte un continuum intriso di emozioni e spiritualità.
Ogni foto racconta una storia diversa, catturando momenti di gioia, sfide, scoperte e cambiamenti. Il viaggio della vita è un'odissea in cui ogni tappa corrisponde a una fase della nostra esistenza. Attraverso le salite e le discese, simili ai momenti di sfida e successo, costruiamo la nostra narrazione personale. Le nuove culture e i luoghi visitati sono specchi della diversità che completa, e l'incontro con persone nuove è come stringere connessioni che rendono il nostro percorso personale, e quindi la nostra vita, più ricca e significativa. Così come decidiamo una direzione da perlustrare, siamo nello stesso modo artefici delle scelte che plasmano la trama della nostra vissuto. Il viaggio diventa una metafora della nostra esistenza, un cammino in cui ci perdiamo per ritrovarci, scoprendo che la bellezza risiede nella somma di tutti i nostri passi.
Infine il viaggio della vita non è solo una celebrazione della vita stessa, per Manuela è anche una meditazione sul viaggio finale. Le immagini nei cimiteri, la misteriosa figura della Llorona 1 e le radiografie dell'artista ci invitano a riflettere anche sulla caducità umana, sulla transitorietà della vita e sul mistero del viaggio dopo la morte.
1 Nella ricca tradizione messicana, il viaggio tra la vita e la morte si intreccia con la leggenda della Llorona, la piangente. Si narra di una donna afflitta dalla perdita e dalla disperazione, che vaga lungo i fiumi e i sentieri, piangendo per i figli perduti. La sua lamentela è un richiamo tra i confini della vita e della morte, un'eco dei legami che persistono anche dopo la vita terrena. Attraverso la Llorona, la cultura messicana celebra e onora la connessione indissolubile con i propri antenati, rendendo il viaggio oltre la morte un continuum intriso di emozioni e spiritualità.
INFO MOSTRA
Vernissage
Sabato 16.12.2023 ore 17.30
Green Whale Space via Daniele Manin 9c bologna
INGRESSO LIBERO
La mostra sarà visitabile dal 16.12.2023 al 13.01.2024 su prenotazione
Vernissage
Sabato 16.12.2023 ore 17.30
Green Whale Space via Daniele Manin 9c bologna
INGRESSO LIBERO
La mostra sarà visitabile dal 16.12.2023 al 13.01.2024 su prenotazione
BIOGRAFIA
Manuela Mazza è nata a Bologna nel 1963, dove vive e lavora.
Laureata in giurisprudenza, da sempre appassionata di fotografia, passione sostenuta e condivisa con gli zii. A soli tredici anni inizia ad esporre e vince i primi concorsi fotografici.
Negli ultimi anni espone i suoi progetti fotografici in diverse mostre, anche personali. Nel 2018 partecipa al circuito Art City promosso da Artefiera Bologna.
Manuela Mazza è nata a Bologna nel 1963, dove vive e lavora.
Laureata in giurisprudenza, da sempre appassionata di fotografia, passione sostenuta e condivisa con gli zii. A soli tredici anni inizia ad esporre e vince i primi concorsi fotografici.
Negli ultimi anni espone i suoi progetti fotografici in diverse mostre, anche personali. Nel 2018 partecipa al circuito Art City promosso da Artefiera Bologna.
Esposizioni
2017 Segni di vita, Galleria d’Arte del Caminetto, Bologna
2018 La danza delle Gru, Galleria Fotografica Paoletti, Bologna
2018 Vergato Arte – Nona Edizione, Palazzo Comunale di Vergato, Vergato (Bo)
2018 Imago Fidei, Basilica di San Petronio, Bologna
(circuito Art City promosso da Artefiera)
2019 Lega menti, Galleria Fotografica Paoletti, Bologna
2022 Covigrafia, Galleria Green Whale Space, Bologna
2017 Segni di vita, Galleria d’Arte del Caminetto, Bologna
2018 La danza delle Gru, Galleria Fotografica Paoletti, Bologna
2018 Vergato Arte – Nona Edizione, Palazzo Comunale di Vergato, Vergato (Bo)
2018 Imago Fidei, Basilica di San Petronio, Bologna
(circuito Art City promosso da Artefiera)
2019 Lega menti, Galleria Fotografica Paoletti, Bologna
2022 Covigrafia, Galleria Green Whale Space, Bologna
Pubblicazioni
2018 La danza delle gru, Quinlan Editori, San Severino Marche (MC);
2018 Vergato Arte 2018 nona edizione Comune di Vergato – Vergato Arte e Cultura – Unione dei comuni dell’appennino bolognese;
2018 Lega menti, Bologna;
2020 Covigrafia, Quinlan Editori, San Severino Marche (MC);
2023 Polaroad, Modoinfoshop, Bologna
2018 La danza delle gru, Quinlan Editori, San Severino Marche (MC);
2018 Vergato Arte 2018 nona edizione Comune di Vergato – Vergato Arte e Cultura – Unione dei comuni dell’appennino bolognese;
2018 Lega menti, Bologna;
2020 Covigrafia, Quinlan Editori, San Severino Marche (MC);
2023 Polaroad, Modoinfoshop, Bologna