Inaugurazione
VENERDì 03.02.23 ORE 18.30
In mostra dal 02 al 19 Febbraio
Dal 02 al 05 Febbraio 10.00-13.00 16.00-19.00
04 Febbraio 10.00-13.00 16.00-23.00
dal 05 su prenotazione (Contatti)
“Non ne avevo mai sentito così acutamente la presenza immane che, nel suo silenzio potente e assoluto, respirava regolarmente con le onde. Con lo sguardo fisso, immobile, affondavo in un cerchio apparentemente inaccessibile e, nella crescente intensità dell’abbandono di me stesso, m’identificavo con il cieco colosso liquido [...]” - Stanislaw Lem, Solaris
Le opere che l’autore propone per questa mostra, sono pregne della potenza e della profondità di un universo ancora poco conosciuto dall’uomo, ma che da sempre lo ha affascinato perché difficile da dominare. Proprio per questo il progetto rappresenta per l’autore una sfida personale che lo lega in maniera indissolubile al mare. Si parte da una descrizione legata a un luogo particolare per poi estendersi anche altrove, l’intento è rendere visibile all’occhio umano qualcosa che è solo immaginabile. Il surreale diventa iper-reale attraverso dei mosaici sapientemente maneggiati. Un lavoro artigianale di ricostruzione di un paesaggio non visibile all’occhio umano, attraverso l’unione di decine di fotogrammi, che si legano attraverso una magica sinfonia introdotta da un professionista, che solo grazie alla sua esperienza e sensibilità, può finalizzare un opera unica nel suo genere. L’aspetto documentario dell’opera di Claudio è imponente, la testimonianza che ci lascia ha un enorme valore scientifico ma anche artistico. Infatti l’autore come una sorta di demiurgo ha dovuto fare un importante lavoro d’astrazione per restituirci una realtà da lui dipinta con un senso della luce e dei colori degni della potenza di un dipinto di William Turner.
Le opere che l’autore propone per questa mostra, sono pregne della potenza e della profondità di un universo ancora poco conosciuto dall’uomo, ma che da sempre lo ha affascinato perché difficile da dominare. Proprio per questo il progetto rappresenta per l’autore una sfida personale che lo lega in maniera indissolubile al mare. Si parte da una descrizione legata a un luogo particolare per poi estendersi anche altrove, l’intento è rendere visibile all’occhio umano qualcosa che è solo immaginabile. Il surreale diventa iper-reale attraverso dei mosaici sapientemente maneggiati. Un lavoro artigianale di ricostruzione di un paesaggio non visibile all’occhio umano, attraverso l’unione di decine di fotogrammi, che si legano attraverso una magica sinfonia introdotta da un professionista, che solo grazie alla sua esperienza e sensibilità, può finalizzare un opera unica nel suo genere. L’aspetto documentario dell’opera di Claudio è imponente, la testimonianza che ci lascia ha un enorme valore scientifico ma anche artistico. Infatti l’autore come una sorta di demiurgo ha dovuto fare un importante lavoro d’astrazione per restituirci una realtà da lui dipinta con un senso della luce e dei colori degni della potenza di un dipinto di William Turner.
La fotografia subacquea tra i vari generi fotografici è quella che soffre di più della mancanza della luce e per ricrearla ad alte profondità ci vuole un occhio esperto. Da qui l’interpretazione dell’autore che trasforma un opera documentaria in arte, la sua cifra stilistica nell’interpretazione della luce e dell’ombre diviene la sua firma. I colori cupi delle profondità marine, la texture, la tridimensionalità, gli elementi aggiunti come i sub o la fauna tutto ci aiuta a capire come sono enormi ed infiniti questi paesaggi che l’autore stesso cerca di rinchiudere in un immagine unica che ci avvolge. La post-produzioni è il mezzo finale con cui poter vedere la realtà che altrimenti puoi solo percepire. Il fotografo attraverso di essa può dipingere una montagna marina come se fosse in assenza di acqua. Tutto grazie a un complesso procedimento in cui convergono il montaggio di inquadrature in sequenza e il bilanciamento di distorsioni cromatiche dovute alla presenza dell’acqua. In particolare in questa mostra per la prima volta in modalità panoramica, si potrà visitare la ricca morfologia dei fondali attorno a Linosa, piccola isola d’origine vulcanica che si trova a 163 km a sud della Sicilia, nel mar Mediterraneo.
Queste opere in realtà ci spingono a guardare in profondità in noi stessi, ad esplorare il silenzio, a cercare la luce. Il nostro cuore e la nostra mente si immergono in un qualcosa di primordiale che ci riporta immediatamente alle nostre origini. “[..] il Mare non era il mondo del silenzio bensì un mondo percorso da urla mentali che non si percepiscono con le orecchie ma con cuore e mente dell’uomo.” - Enzo Maiorca Laura Frasca |
Il mare come un deserto…possono volerci chilometri e chilometri per incotrare una sparuta forma di vita ma come può accadere nel deserto per fortuna ci sono le oasi. Un’esplosione di vita aggrappata a particolari e rare condizioni, una magnifica coincidenza. Allo stesso modo in mare le oasi potrebbero essere rappresentate dalle montagne sottomarine, rilievi che possono anche superare in altezza l’Everest e che sono caratterizzate da una complessa e prolifica catena di organismi strettamente correlati tra loro.
I rilievi sottomarini modificano fortemente le correnti profonde e possono creare turbolenze con significative risalite di acque fredde ricche di minerali. Si genera così una particolare opportunità che può innescare un meccanismo di attrazione per il plancton che a sua volta attrae pesci e calamari e infine di predatori come squali, tonni, pesci spada e uccelli marini. I rilievi sottomarini rappresentano inoltre dei punti di riposo essenziali o privilegiati per alcuni animali migratori, come le balene, ma anche tonni e squali. Difendere queste montagne sommerse rappresenta un’occasione per tutelare uno spazio relativamente contenuto ma eccezionalmente importante per tantissime specie animali, noi compresi. Francesco Savelli |
BIOGRAFIA CLAUDIO PALMISANO
Claudio è un fotografo amante del mare e un post produttore specializzato in fotogiornalismo. Le sue foto sono state pubblicate su National Geographic, New York Times, International Herald Tribune, Paris Match, l'Espresso…. Sta lavorando a un grande progetto di panorami subacquei, sulla migrazione delle balenottere comuni nel Mediterraneo e spesso lavora come fotografo subacqueo per la Guardia Costiera Italiana. Il suo lavoro sulla vita sottomarina di Lampedusa è stato pubblicato su National Geographic Italia Magazine. I Panorami Subacquei diventano una grande mostra al Museo Mimara di Zagabria (2017) e a Piazza Navona, (2019) Come post produttore ha lavorato, lavora e lavorerà con straordinari fotoreporter come Yuri Kozyrev, James Nachtwey, Francesco Zizola, Marcus Bleasdale, Lynsey Addario, Adam Ferguson, Alessandro Cosmelli, Gaialight, Tanya Habjouqa, Anastasia Taylor-Lind, Marco Longari, Stanley Greene , Massimo Siragusa, Paolo Pellegrin, e tanti tanti altri. Potete vedere i suoi lavori, su riviste come TIME, New York Times, National Geographic, l'Espresso.... o sfogliare il suo portfolio (parziale e lentamente aggiornato) su questo sito: https://www.claudiopalmisano.com/.
È cofondatore di 10bphotography, insegna all'ISFCI e quando non è sott'acqua ama incontrare persone in conferenze e workshop in tutto il mondo. Ha scritto il libro "RAW e postproduzione" per la collana del National Geographic italiano "Master di Fotografia".
INSTAGRAM : claudio.palmisano.photo
[email protected]
Claudio è un fotografo amante del mare e un post produttore specializzato in fotogiornalismo. Le sue foto sono state pubblicate su National Geographic, New York Times, International Herald Tribune, Paris Match, l'Espresso…. Sta lavorando a un grande progetto di panorami subacquei, sulla migrazione delle balenottere comuni nel Mediterraneo e spesso lavora come fotografo subacqueo per la Guardia Costiera Italiana. Il suo lavoro sulla vita sottomarina di Lampedusa è stato pubblicato su National Geographic Italia Magazine. I Panorami Subacquei diventano una grande mostra al Museo Mimara di Zagabria (2017) e a Piazza Navona, (2019) Come post produttore ha lavorato, lavora e lavorerà con straordinari fotoreporter come Yuri Kozyrev, James Nachtwey, Francesco Zizola, Marcus Bleasdale, Lynsey Addario, Adam Ferguson, Alessandro Cosmelli, Gaialight, Tanya Habjouqa, Anastasia Taylor-Lind, Marco Longari, Stanley Greene , Massimo Siragusa, Paolo Pellegrin, e tanti tanti altri. Potete vedere i suoi lavori, su riviste come TIME, New York Times, National Geographic, l'Espresso.... o sfogliare il suo portfolio (parziale e lentamente aggiornato) su questo sito: https://www.claudiopalmisano.com/.
È cofondatore di 10bphotography, insegna all'ISFCI e quando non è sott'acqua ama incontrare persone in conferenze e workshop in tutto il mondo. Ha scritto il libro "RAW e postproduzione" per la collana del National Geographic italiano "Master di Fotografia".
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